1. Autismo nei maschi e autismo nelle femmine
  2. Perché ci sono più maschi che femmine con diagnosi di autismo
  3. Il costo del mascheramento sociale
  1. Autismo maschile e autismo femminile

I risultati delle ricerche empiriche riportano che l’autismo si manifesta più spesso negli individui di sesso maschile, con un rapporto di 4:1. Questo significa che in media ogni 4 individui maschi con diagnosi di autismo c’è una femmina con diagnosi.

Le principali ipotesi per spiegare tale differenza riguardano le diverse caratteristiche a livello biologico legate al sesso. Attualmente la diagnosi di autismo per i maschi e per le femmine è la stessa, cioè l’autismo è definito allo stesso modo. Esistono però alcune differenze legate al sesso che pongono una questione relativa anche alla valutazione e al riconoscimento delle caratteristiche specifiche. Infatti, è possibile che vi sia un errore di fondo a livello diagnostico che non riconosce le sfumature dell’autismo femminile tanto bene quanto quelle maschili, soprattutto per quel che riguarda l’autismo lieve. E’ possibile che i criteri diagnostici attuali siano basati su una tipologia di autismo che rispecchia principalmente le caratteristiche maschili e riconoscerebbe più facilmente i casi di autismo femminile quando associati a disabilità intellettiva.

Tony Attwood afferma che la stima 4:1 è probabilmente falsata. Questo errore è spiegato secondo lui dalla capacità delle bambine e ragazze di “mascherarsi” e adattarsi, ad affrontare le situazioni sociali cercando di sembrare “normali”. L’autismo femminile è sotto-diagnosticato. Questo fenomeno di mascheramento sociale è valido in particolare per bambine e ragazze con autismo lieve (Sindrome di Asperger).

Un altro studioso dell’argomento autismo al femminile è William Mandy, il quale sottolinea la necessità di ampliare la sensibilità degli strumenti diagnostici e osservare con più attenzione. Questo risulta fondamentale per conoscere e descrivere meglio il profilo dell’autismo femminile.

2. Perché ci sono più maschi che femmine con diagnosi di autismo

Principali motivi che portano a non diagnosticare le bambine e ragazze autistiche, in particolare quando l’autismo si presenta in una forma lieve:

  • Le donne sono osservatrici particolarmente attente; analizzano le situazioni e il comportamento degli altri per trarne degli insegnamenti utili.
  • L’intelligenza viene utilizzata per l’inserimento sociale. In altre parole, le ragazze sono culturalmente spinte verso un modello di comportamento. Questo modello viene osservato e spesso imitato in maniera intelligente, per “funzionare” all’interno di un determinato gruppo sociale.
  • Ci sono occasioni di apprendimento quotidiane: nella vita reale osservando il comportamento di modelli, durante la visione di un film o programma TV, e anche quando si gioca con le bambole ci si “esercita” in scene di vita quotidiana.
  • Un atteggiamento di ritiro in una donna viene spesso giustificato con la timidezza, che nel caso delle femmine è una qualità socialmente accettata e riconosciuta. Non rappresenta cioè un problema come spesso può avvenire negli uomini, non desta particolari sospetti.
  • Spesso una ragazza autistica viene semplicemente descritta come molto “intensa” nei suoi interessi, nelle sue abitudini, in alcune attività e nelle emozioni.
  • Spesso l’autismo si trova associato ad altre problematiche che si sviluppano anche in conseguenza delle barriere incontrate con la società: ansia, depressione, anoressia, disturbo ossessivo-compulsivo. Queste condizioni aggiuntive possono apparire in primo piano e nascondere le caratteristiche dell’autismo lieve.
  • Nei maschi sono stati riportati un maggior numero di comportamenti ripetitivi e stereotipati. Inoltre, i comportamenti esternalizzanti sono più presenti nei maschi che nelle femmine. La mancanza di queste caratteristiche evidenti e preponderanti contribuisce spesso a mascherare l’autismo femminile.

3. Il costo del mascheramento sociale

Questo tentativo di adesione alla “normalità” ha però un caro prezzo. Succede che dopo una giornata di scuola, dove con grande fatica si è rientrati nei canoni prescritti, a casa avviene un’esplosione; un rilascio della tensione accumulata. Questo è valido sia per i maschi che per le femmine, ma è particolarmente importante quando ci si sforza di rientrare in un preciso canone di comportamento che non è il proprio naturalmente.

Le emozioni sono vissute spesso in maniera eccessivamente travolgente, ci posso essere difficoltà nella gestione e pochi stati intermedi delle emozioni. La vita emotiva è spesso fatta di estremi, di picchi.

Le particolarità dell’autismo si associano spesso, soprattutto nelle donne, ad altre problematiche quali la depressione, il disturbo ossessivo compulsivo, una forte ansia sociale e un atteggiamento di evitamento. Questo avviene spesso quando non è stata considerata la diagnosi di autismo e quindi la persona si trova ad avere difficoltà che non riesce a spiegare e può sviluppare altre forme di disturbi.

Risulta quindi fondamentale un approfondimento degli aspetti di diversità nell’autismo maschile e femminile, con una maggiore comprensione delle caratteristiche femminili.

Libro consigliato: Aspergirls di Rudy Simone (2010).

Bibliografia

Loomes, R., Hull, L., & Mandy, W. P. L. (2017). What is the male-to-female ratio in autism spectrum disorder? A systematic review and meta-analysis. Journal of the American Academy of Child & Adolescent Psychiatry56(6), 466-474.

Mandy, W., Chilvers, R., Chowdhury, U., Salter, G., Seigal, A., & Skuse, D. (2012). Sex differences in autism spectrum disorder: evidence from a large sample of children and adolescents. Journal of autism and developmental disorders42(7), 1304-1313.

Rynkiewicz, A., Garnett, M., Attwood, T., Brownlow, C., Baron-Cohen, S., Hadjikhani, N., … & Cazalis, F. (2017). Autism spectrum conditions (ASC) in females: Clinical perspectives on diagnosis and new directions in the assessment construct. XXIX Ogólnopolska Konferencja Sekcji Naukowej Psychiatrii Dzieci i Młodziezy Polskiego Towarzystwa Psychiatrycznego. I Międzynarodowa Konferencja Psychiatrii Dzieci i Młodziezy PTP-abstracts. Psychiatr. Psychol. Klin17, 296.

Leave a Reply